Caratteristiche delle cellule tumorali

Da K-Rene.

Cellule tumorali staminali

Sebbene l’esistenza delle cellule staminali tumorali si sospettasse da circa quarant’anni, la loro scoperta è avvenuta solo alla fine degli anni Novanta da parte di un gruppo di ricercatori guidati da John E. Dick dell’Università di Toronto. Studiando la capacità delle cellule prelevate da un paziente leucemico di riprodurre la leucemia nei topi da laboratorio, Dick notò come soltanto una minima frazione delle cellule – una su un milione – fosse in grado di ricreare la malattia nel topo. Le cellule che racchiudevano tutto il potenziale per rigenerare la leucemia furono chiamate “cellule staminali leucemiche” e identificate con precisione attraverso l’espressione caratteristica di alcune proteine di superficie, comuni peraltro alle normali cellule staminali del sangue[4].

La scoperta di cellule staminali in tumori diversi dalle leucemie si è rivelata più laboriosa del previsto. Le cellule staminali dei tumori solidi sono rare e disseminate nella massa tumorale. Pertanto il loro riconoscimento può essere estremamente difficile. Nonostante ciò, nel 2003 un gruppo di ricercatori del Michigan è riuscito a estrarre cellu le staminali da tumori della mammella. Trapiantando in un topo duecento cellule stami nali mammarie i ricercatori sono riusciti a riprodurre un tumore identico a quello della donna da cui erano state isolate le staminali, mentre con il trapianto di migliaia di cellule cancerose non staminali non si sviluppava alcun tumore[5]. La scoperta delle cellule staminali nel tumore della mammella ha dato il via a una ricerca a tappeto di cellule staminali in altri tipi di tumore. Di seguito, cellule staminali sono state isolate dal melanoma, da tumori cerebrali, dell’ovaio e della prostata.

Apoptosi

L'apoptosi è la morte programmata di una cellula. In un organismo umano adulto attorno ai 50-70 miliardi di cellule muoiono ogni giorno a causa dei processi apoptotici. In un anno la massa delle cellule ricambiate è pari alla massa del corpo stesso. L'omeostasi è mantenuta quando la consistenza delle mitosi (proliferazione cellulare) in un tessuto è bilanciata dalla morte di un numero equivalente di cellule. Se questo equilibrio è disturbato si hanno due scenari:

  • Se le cellule si dividono più velocemente di quanto muoiano, si sviluppa un tumore.
  • Se le cellule muoiono più velocemente di quanto si dividano, si hanno disordini da perdita di cellule.

Fattore di necrosi tumorale (Tumor Necrosis Factor o TNF), una proteina di 157 amminoacidi con funzione di segnale intercellulare (appartenente alla classe delle citochine), è prodotta principalmente dai macrofagi, ed è il principale mediatore estrinseco dell'apoptosi.

Autofagia

L’autofagia è un processo che la cellula mette in pratica, in genere, in caso di carenza di nutrienti; prevede la fagocitosi dei suoi stessi organelli che sono inclusi in vacuoli autofagici che si fondono con i lisosomi. Organelli difettosi e proteine sono sequestrati in vescicole a doppia membrana, autofagosomi. Induzione della autofagia: è regolata da mTOR, una chinasi che funge da sensore di livelli di energia e amminoacidi disponibili. Il materiale viene inglobato nell'autofagosoma che poi si fonde con il lisosoma e viene degradato da idrolasi lisosomali.

Il ruolo della autofagia nel sistema immunitario : la degradazione di proteine tumorali e l'esposizione del peptide nell'MHC all'esterno della cellula, rende possibile per i linfociti T il riconoscimento della cellula come tumorale.


Caratteristiche

https://medium.com/@drjasonfung/how-to-not-beat-cancer-d0e9571e8792

Da fare : caratteristiche delle cellule tumorali RCC


Caratteristiche delle cellule tumorali